Metodi di analisi elettronici di cloro e pH
I metodi di analisi elettronici sono quanto di meglio puoi trovare sul mercato per misurare i parametri di cloro e pH e per garantire la salubrità della tua piscina. I controlli elettronici, come già accennato nel nostro articolo sul valore del cloro, assicurano una precisione, una costanza e una frequenza che il controllo manuale, per quanto accurato e attento, non potrà mai eguagliare.
Se fino a poco tempo fa, le centraline di analisi venivano considerate un lusso a causa del costo elevato, oggi i prezzi sono decisamente scesi e acquistarne una per la propria struttura è diventato più facile.
Ora illustriamo quali sono i principali metodi di funzionamento delle centraline per la misurazione dei valori di cloro e pH.
Il fotometro
Si tratta di uno strumento di misurazione elettronico che si basa su una scala colorimetrica. Questo apparecchio è in grado di individuare l’intensità del colore calcolando il tempo impiegato dal raggio luminoso ad attraversare il campione. Il fotometro permette di analizzare diversi parametri, pH, cloro libero, cloro totale, acido cianurico, l’alcalinità, la durezza, i nitrati e l’ossigeno.
La misurazione del pH
Per analizzare il pH, le centraline sfruttano la differenza di potenziale tra due elettrodi, questo sistema prende il nome di metodo potenziometrico. Allo scopo, viene utilizzata una sonda di vetro speciale, sensibile ad una concentrazione di ioni H+. Il suo funzionamento è abbastanza complesso da descrivere. Tuttavia, è facile da utilizzare e da mantenere. Bastano pochi accorgimenti affinché la sonda duri più a lungo senza perdere in precisione: puliscila accuratamente, evita gli urti o esposizioni troppo forti a concentrazioni chimiche. In ogni caso dopo un anno circa, la sonda perde le sue funzionalità e deve essere sostituita.
La misurazione del cloro
Il cloro in piscina non si trova sotto forma di elemento, bensì di composto, acido ipocloroso, derivante dalla soluzione in acqua dei chimici versati. L’acido ipocloroso rappresenta il cloro libero che viene misurato dalle centraline attraverso il metodo amperometrico o quello colorimetrico.
L’analisi amperometrica consiste nel misurare la corrente che attraversa una soluzione agitata e che provoca l’ossidazione dell’analita. L’analisi colorimetrica, invece, sfrutta il metodo DPD, già impiegato per la misurazione manuale. Questo secondo metodo ha il vantaggio di agevolare la lettura del cloro combinato, oltre a quello libero.
Tieni conto che, a seconda della tipologia di impianto e dei prodotti chimici utilizzati, ci sono centraline più o meno adatte. Il consiglio è quindi di rivolgerti ad un esperto Pool’s Care per farti indirizzare verso l’acquisto più appropriato alle tue esigenze.